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Biodiversità, dovere etico e patrimonio di tutti

La biodiversità è la coesistenza di svariate forme di vita terrestri ed aquatiche tra di loro interagenti ed interdipendenti. Frutto di millenari processi evolutivi delle specie, che attraverso la selezione naturale si adattano al cambiamento delle condizioni ambientali. E’ la biodiversità che garantisce cibo, acqua, energie e risorse necessarie al mantenimento sia della vita che della sua qualità e stabilità sulla terra. Ogni organismo riveste un ruolo specifico nel contesto in cui vive ed in virtù del suo ruolo, aiuta l’ecosistema a mantenere i suoi equilibri dipendendo dagli altri per la sua sopravvivenza. E’ la biodiversità che garantisce la fecondità del terreno, la fioritura delle piante e la produzione dei frutti, mantenendo equilibrata la catena alimentare. Il suo mantenimento è necessario a preservare l’ambiente e le risorse della terra per le generazioni future Alcune parti del mondo sono particolarmente ricche di biodiversità, si pensi alle foreste tropicali o alle barriere coralline. Attualmente si conoscono 1 milione e 700 mila specie ma ritiene che ancora alcune specie non siano state neanche osservate.
L’Italia è il paese europeo più ricco di biodiversità, ospita infatti, circa un terzo di tutte le specie vegetali europee. La Sicilia inoltre è fra le regioni con maggior numero di specie endemiche ed esclusive del mondo vegetale. L’inquinamento atmosferico ed ambientale, i cambiamenti climatici,  l’ipersfruttamento delle risorse naturali, derivante dall’agricoltura intensiva, l’ incontrollata urbanizzazione, la deforestazione, lo sfruttamento irrazionale delle risorse naturali, la caccia e pesca indiscriminate e l’introduzione in un territorio di specie alloctone, cioè originarie di zone geografiche diverse (a volte non in grado di adattarsi al nuovo ambiente e destinate a morire ed altre divenute invasive e competitive con le indigene), hanno causato una forte perdita alla biodiversità, alterando i delicati equilibri dell’ecosistema. Molte specie sono a rischio di estinzione. Si stima che entro il 2050 si estingueranno il 25% delle specie mondiali. Porre fine alla perdita della biodiversità e al degrado dell’ecosistema entro il 2020 rientra negli obiettivi dell’Unione Europea.
Nel 1993 è stata istituita dalle Nazioni Unite la giornata mondiale della biodiversità che si celebra il 22 maggio. La nostra è un agricoltura sostenibile che rispetta l’ambiente oltreché le tradizioni. Preserviamo il nostro paesaggio, la flora e la fauna sperimentando ogni giorno modalità colturali diverse e più sostenibili. Nei nostri terreni, infatti manteniamo aree libere da colture intensive, realizziamo siepi di piante aromatiche autoctone e casette per uccelli.
Negli agrumeti non si ricorre al diserbo chimico ma solo allo sfalcio periodico.
Negli uliveti, inoltre è stato mantenuto l’inerbimento interfila e sono state create aree e bordature con specie autoctone sia erbacee che arbustive, volte a favorire la creazione di agrosistemi più complessi.

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